C’è un bianco che sa di capelli lavati con l’acqua delle rose, un bianco che ha il passo immutabile delle stagioni quando il tuo odore è una ballerina che volteggia su queste mie labbra sempre di te.
C’è un bianco che ha un saluto lontano verso ogni faccia anche se nuova e guardano il bianco degli alberi dentro alla mano che seconda il bastone.
Nessun commento:
Posta un commento